Cosa significa essere Finanziariamente Liberi?

Uscire dalla corsa del topo e diventare finanziariamente libero
Tempo di lettura: 4 Minuti

Il significato di Libertà Finanziaria e cosa è necessario fare per raggiungerla.

Cosa significa essere Finanziariamente Liberi?

Negli ultimi anni il termine “Libertà Finanziaria” ha cominciato ad essere sempre più utilizzato, spesso anche a sproposito, dalle persone.

Ponendo questa domanda a alle persone “comuni” si riceverebbero molteplici risposte: essere “ricco”, lavora in proprio (quindi non essere un dipendente), avere tanti soldi, prendere un buono stipendio, ecc.

Nessuna di queste risposte è quella corretta dal punto di vista matematico.  

Infatti, si può dire di essere Finanziariamente Liberi, solamente quando si è riusciti a generare delle rendite passive, ovvero flussi di denaro che entrano nelle proprie tasche senza che si debba lavorare, che sostengano in toto il proprio tenore di vita.

In poche parole, siete Finanziariamente Liberi se le vostre entrare passive sono maggiori delle vostre spese.

Raggiungere questa condizione non è facile.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le “opportunità” per arrivarsi ma, spesso, si tratta di “fuochi di paglia” se non proprio di truffe.

Raggiungere la Libertà Finanziaria è un percorso lungo e tortuoso, che richiede tempo, studio, coraggio, dedizione e anche un po’ di fortuna!

Questo non significa che bisogna mettere da parte questo obiettivo ma che ci si deve approcciare ad esso con la giusta prospettiva.

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Lavorare fa schifo…

Se avete letto i libri di Robert Kiyosaki, sapete già a cosa mi riferisco:

  • 7 del mattino: sveglia;
  • 7.10: dopo veloce passaggio in bagno per bisogni fisiologici, fai colazione (sempre se non la salti) e poi igiene personale e ti vesti di corsa! Sei già in ritardo prima di uscire di casa;
  • 7.40: sei in strada e ti avvii verso l’auto, ti metti alla guida e già pregusti il tragitto in mezzo al traffico; minimo 30 minuti di stress di prima mattina… non male per iniziare la giornata;
  • 8.30: miracolosamente sei arrivato in orario a lavoro; timbri il cartellino e cominci la tua giornata lavorativa di 8 ore (chissà se il capo oggi è di buon umore oppure ti stresserà tutto il giorno… ma devi subire, il lavoro ti serve… cerchi di rilassarti durante la breve ora di pausa);
  • 17.30: di nuovo in mezzo al traffico per tornare a casa; ma prima di rientrare vai a fare la spesa di corsa o a fare commissioni varie (non puoi prenderti sempre un permesso per farle!);
  • 19.30: cena e faccende di casa;
  • 21: ormai stanco ti sorbisci l’ennesimo programma di bassa qualità in tv (sei troppo stanco per fare altro);
  • 23: vai a letto (che domani la sveglia e alle 7!!)

È così che viene dipinta la giornata tipo di una persona media che vive in paesi occidentali.

In poche parole viene trasmesso il mesaggio “lavorare fa schifo”.

Si tratta, però, di una eccessiva estremizzazione della vita, fatta apposta per “spronare” le persone a frequentare corsi di formazione che dovrebbero farti raggiungere la Libertà Finanziaria.

Se incappate in questo tipo di comunicazione fate molta attenzione; c’è il pericolo concreto di venire “manipolati” e spinti ad acquistare prodotti formativi che non vi saranno d’aiuto o, peggio, potrebbero anche danneggiarvi.

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La “corsa del topo

Viene anche utilizzata la metafora della “corsa del topo”, equiparando le persone a topini che non fanno che ripetere quotidianamente le stesse azioni per guadagnare denaro che poi verrà speso..

Un ciclo infinito dal quale solo chi si “sveglia” può uscire…

Ma, sinceramente, questa visione della vita ha fatto il suo tempo o, quantomeno, va contestualizzata alla propria persona.  

Sicuramente esistono delle persone che fanno quella vita, “intrappolate” in un lavoro mal pagato che consente loro di arrivare giusto a fine mese…

Esistono, però, anche molte persone soddisfatte della propria vita, del proprio lavoro, del proprio stipendio.

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Scambiare il proprio tempo per denaro

Come accennato sopra la maggior parte delle persone ha un lavoro, che sia un dipendente oppure no, tramite il quale scambia il proprio tempo in cambio di denaro.

Per diventare Finanziariamente Liberi occorre invertire questo paradigma e fare in modo che sia il denaro a lavorare al proprio posto!

Ovviamente per arrivare a questo occorre avere del denaro da investire!

Ed è proprio per questo che non va demonizzato il lavoro: senza di esso come ci si procurerebbe il denaro necessario?

Diventare Finanziariamente Libero è quindi una questione di come si gestisce il denaro che si guadagna e di come lo si investe con l’obiettivo di farlo “moltiplicare” fino ad arrivare ad una cifra che consenta di generare rendite passive consistenti atte a soddisfare il proprio stile di vita senza essere costretti a scambiare il proprio tempo per denaro.

Ed è proprio qui che sta il punto: non essere costretti.

Ma ciò non significa che chi è finanziariamente libero passi il suo tempo sulla spiaggia a prendere il sole, come viene comunicato erroneamente in certi ambienti.

Possiamo quindi concludere che essere Finanziariamente Libero consiste nel raggiungere l’indipendenza economica ed avere, contestualmente, la possibilità di smettere di lavorare.

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Cominciare dalle basi

Fin qui la teoria.

Ma per metterla in pratica?

Prima di tutto occorre partire dalle basi.

Come per la costruzione di case, anche per diventare Finanziariamente Liberi, occorrono solide fondamenta.

È necessario quindi avere sviluppare la propria Intelligenza Finanziaria (ne parliamo qui: articolo sull’Intelligenza Finanziaria) ed imparare a gestire il denaro in modo corretto.

Uno degli errori più comuni, infatti, è quello di voler correre troppo.

Cominciate quindi, fin da subito, a migliorare la vostra Intelligenza Finanziaria, seguendo questo blog e la nostra pagina Facebook, leggendo libri, partecipando a corsi di formazione (attenzione a scegliere formatori seri e professionali) o, semplicemente, frequentando persone con più esperienza di te, dalle quali imparare.

E ricordate (con le dovute precisazioni appena lette):

“Scambiare il proprio tempo con il denaro è alla base della mentalità orientata alla povertà” 

(Paul Mc Kenna) 

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