
I modi più efficaci per creare entrate automatiche utilizzando il vostro capitale, le vostre capacità e il vostro tempo
È possibile creare delle rendite passive e vivere di rendita?
Certamente sì, se sapete come fare!
Come vi ho spiegato in una articolo precedente (link), per diventare Finanziariamente Libero occorre avere delle rendite passive.
In questo articolo vi farò conoscere 7 diverse modalità tramite le quali creare delle rendite passive.
Prima di cominciare però voglio che capiate perfettamente una cosa:
NON È FACILE NÈ VELOCE RIUSCIRE A VIVERE DI RENDITA!
Se state cercando un metodo miracoloso e veloce che vi permetta di abbandonare il vostro lavoro, e trascorrere la vita su una spiaggia assolata con un drink ghiacciato in mano, questo articolo non fa per voi!
Se, invece, siete consapevoli che, per guadagnare, avere successo e creare delle entrate automatiche, ci vuole impegno, lavoro e tempo, siete nel posto giusto e sicuramente troverete degli spunti molto interessanti.
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I 3 step necessari per creare una rendita passiva
Prima di tutto occorre sapere che ognuna delle 7 diverse tipologie di rendite passive che vi illustrerò ha bisogno di tre step (e non puoi assolutamente saltarne una):
1) preparazione: in qualsiasi modo decidiate di fare soldi avete bisogno di informarvi, studiare, esercitarvi affinché possiate comprenderne le potenzialità e le debolezze; senza le competenze adatte rischiate di farvi molto male, quindi la prima cosa da fare è acquisirle; tutto ciò è di fondamentale importanza per evitare di sprecare tempo e denaro;
2) azione: in seguito occorre mettere in pratica tutto ciò che si è imparato: passare all’azione!
3) controllo: è la fase in cui cominciano a generarsi le rendite passive; sappiate però che nessuna rendita è totalmente passiva al 100%, occorre sempre il un monitoraggio costante e, se serve, anche il vostro intervento.
A seconda della modalità con cui creerete le vostre rendite passive il lavoro e il tempo necessari saranno diversi; di solito però sono le prime due fasi che risultano più faticose e lunghe, mentre la fase di controllo è quella che necessita di meno tempo ed energia.
Sappiate inoltre che è necessario avere a disposizione un capitale iniziale da investire, che può andare da poche centinaia di euro a decine di migliaia (o più).
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Le 7 tipologie di rendite automatiche più usate dalle persone di successo
Come promesso ecco le 7 modalità con cui creare rendite passive ricorrenti e vivere di rendita.
Si tratta dei modi più usati e conosciuti dalle persone di successo.
Di alcuni avrete sicuramente già sentito parlare, mentre altri potrebbero essere delle novità.
1) Investimenti con strumenti e prodotti finanziari

Il Testo Unico della Finanza all’articolo 1, comma 2, elenca 10 diverse tipologie di strumenti finanziari, essi sono:
– le azioni e gli altri titoli rappresentativi di capitale di rischio negoziabili sul mercato dei capitali;
– le obbligazioni, i titoli di Stato e gli altri titoli di debito negoziabili sul mercato dei capitali;
– le quote di fondi comuni di investimento;
– i contratti di scambio a pronti e a termine (swaps) su tassi di interesse, su valute, su merci nonché su indici azionari (equity swaps);
– qualsiasi altro titolo normalmente negoziato che permetta di acquisire gli strumenti precedentemente indicati;
– i contratti futures su strumenti finanziari, su tassi di interesse, su valute, su merci e sui relativi indici;
– i titoli normalmente negoziati sul mercato monetario;
– i contratti a termine collegati a strumenti finanziari, a tassi d’interesse, a valute, a merci e ai relativi indici;
– i contratti di opzione per acquistare o vendere gli strumenti indicati nelle precedenti lettere e i relativi indici, nonché i contratti di opzione su valute, su tassi d’interesse, su merci e sui relativi indici;
– le combinazioni di contratti o di titoli indicati precedentemente.
Per prodotto finanziario si intende un “contenitore” di strumenti finanziari; ad esempio i fondi comuni di investimenti che, appunto, contengono al loro interno azioni, obbligazioni o altri strumenti.
Particolare attenzione va data agli ETF, una particolare tipologia di fondi, che ha rivoluzionato il modo di investire dei piccoli risparmiatori per la quale vi rimando a questo articolo del blog: link
Molti di questi strumenti e prodotti finanziari (le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni, gli ETF) danno la possibilità di ricevere delle rendite (dividendi annuali, cedole, ecc) oltre a poter essere oggetto di semplice compravendita.
Con la giusta strategia è possibile creare un portafoglio che contenga i giusti strumenti e prodotti finanziari per creare delle rendite passive.
Il capitale iniziale può essere di poche centinaia di euro da accantonare mensilmente; in questo caso la strategia migliore è il PAC (Piano di Accumulo Capitale).
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2) Investimenti immobiliari
Diversamente dalla modalità precedente, in questo caso si parla di diventare un vero e proprio imprenditore.
Il tempo da dedicare sarà molto, soprattutto all’inizio, sia per apprendere le conoscenze necessarie che per effettuare le operazioni di investimento in sé.
Si ottiene una rendita da immobili nel momento in cui si riceve, di solito mensilmente, una somma di denaro a fronte della locazione (dare in affitto) di un immobile. Tale immobile può essere ad uso privato (abitazione) o commerciale (un’attività).
L’ammontare del capitale da investire è determinato dalla modalità di acquisizione dell’immobile e ne esistono diverse oltre alla normale compravendita (di solito tramite un’agenzia immobiliare) dove si paga il prezzo di mercato dell’immobile.
Alcuni esempi dei diversi modi per acquisire un immobile sono: il saldo e stralcio e le aste immobiliari.
Recentemente ha preso piede una nuova modalità per ottenere delle rendite da immobili senza esserne il proprietario: la sublocazione.
In poche parole, si tratta di prendere in affitto un immobile per poi affittarlo a tua volta, guadagnando sulla differenza tra l’affitto che incassi e quello che paghi.
Oltre a necessitare di un diverso importo del capitale da investire, le diverse modalità di acquisizione necessitano, per ognuna, di molto studio per diventare abbastanza esperti in quel determinato campo.
Non buttatevi in questo mondo senza le adeguate conoscenze!
Una volta acquisite le giuste competenze per operare con gli immobili, inoltre, dovrete spendere tempo ed energia per trovare ed acquistare il giusto immobile da mettere a rendita.
Successivamente dovrete anche trovare il giusto locatario (colui a cui affittare) evitando di affittare il vostro immobile a qualcuno che potrebbe non pagare l’affitto costringendovi a spendere ulteriori soldi ed energie per lo sfratto.
Ci sono inoltre tutti i costi derivanti da possibili danni, ristrutturazioni ecc, che possono assottigliare di molto le prospettive di guadagno.
Sembra quasi che le rendite da immobili diano più problemi che altro vero?
In realtà, con la giusta mentalità imprenditoriale, le giuste competenze e la giusta strategia, è possibile creare delle rendite passive sfruttando il mercato immobiliare e le sue diverse “nicchie”, anche senza i grossi capitali che servirebbero per una normale compravendita.
Le 3 nuove “frontiere” dell’investimento immobiliare:
1) le sublocazioni, che ho già citato, tramite le quali è possibile affittare un immobile di cui non sei il proprietario; in questo modo il capitale necessario è limitato all’affitto;
2) le aste immobiliari, che ti consentono di acquisire immobili per un prezzo minore di quello del valore di mercato;
3) il cambio destinazione d’uso, che consiste nell’acquistare immobili commerciali, che costano mediamente meno, e riconvertirli in immobili ad uso abitativo.
Potete inoltre rivolgervi ad finanziamenti (banche o privati) per raccogliere i capitali di cui necessiti.
Concludendo, con la giusta preparazione e i giusti accorgimenti le rendite da immobili sono sicuramente da tenere presente se l’obiettivo è quello di creare delle rendite passive.
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3) Investire in aziende (in modo diretto)
È possibile vivere di rendita investendo in aziende già avviate, ovvero fondando una azienda che genera profitti.
Nel primo caso, si punta a guadagnare dei profitti proporzionali alla quota posseduta della società.
Ovviamente bisogna scegliere la società giusta che sia solida e generi guadagni, oppure si può tentare la strada di “rimettere in sesto” un’azienda in difficoltà ma con prospettive interessanti di crescita (ovviamente occorrono i capitali).
Nel secondo caso si diventa Imprenditori e si crea da zero un’azienda che possa generare guadagni.
L’imprenditore investe tempo e risorse per la progettazione e l’avviamento della sua azienda e successivamente potrà decidere se continuare a “lavorare” nella stessa (ad esempio come amministratore delegato) oppure passare il timone ad un’altra persona, limitandosi a monitorare dall’esterno l’attività aziendale senza intervenire e percependo i profitti aziendali che gli spettano (rendita passiva).
L’investimento iniziale dipende dall’attività aziendale e può variare da poche migliaia di euro alle centinaia di migliaia.
Puoi fare ricorso a prestiti (che verranno poi ripagati con gli utili aziendali) o anche a contributi a fondo perduto che vengono messi a disposizione dalle varie istituzioni.
Possono essere necessari anni e molti soldi per rendere un’azienda autonoma e capace di generare profitti e c’è da sottolineare che sono davvero pochi (in percentuale) gli imprenditori che lasciano totalmente in mano a terzi il controllo delle loro aziende, limitandosi a detenerne la proprietà senza intevenire direttamente.
Molto spesso, infatti, rimangono a capo della loro azienda oppure ricoprono ruoli importanti.
Una “seconda opzione” che ha l’imprenditore è quella di vendere la propria azienda in modo da monetizzare l’intero valore della stessa, per poi magari investire i soldi ottenuti e crearsi delle rendite passive.
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4) Opere dell’ingegno
Ho voluto inserire questa categoria per raggruppare tutte le rendite che potete creare tramite le vostre abilità e/o passioni.
Fanno parte di questa categoria:
– diritti d’autore: derivanti da libri, canzoni, opere d’arte, fotografie, ecc, che tu stesso hai scritto o creato;
– royalties da marchi e brevetti: derivanti da marchi di tua proprietà o invenzioni che hai brevettato;
– rendite da creazione software: derivanti da un software da te creato che puoi vendere o noleggiare.
Per ottenere delle rendite occorre ovviamente che tu sia un professionista esperto in un determinato settore o che abbia un talento (scrittura, fotografia, arte, ecc).
Negli ultimi anni c’è stato un aumento esponenziale di “nuovi ricchi” che, grazie al loro ingegno, hanno generato delle fortune.
Spesso ciò avviene grazie alla creazione di semplici softwares o applicazioni per smartphone.
L’investimento necessario per questa tipologia di rendita è molto basso.
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5) Il Web e le sue opportunità

Grazie a Internet sono nate possibilità di guadagno che prima erano inimmaginabili:
– affiliazioni: esistono moltissimi programmi di affiliazione offerti da aziende tramite i loro siti online; tramite dei semplici link o banner è possibile pubblicizzare i prodotti di tali aziende e incassare una provvigione per ogni vendita;
– dropshipping: creazione di un negozio online senza la necessità di avere un magazzino fisico;
– pubblicità online: simile alle affiliazioni consiste nell’inserire nel proprio sito o blog pubblicità tramite appositi siti (Adsense è il più famoso); si viene remunerati a click (pochi centesimi) o a vendita compiuta; oppure è possibile vendere direttamente gli spazi pubblicitari alle aziende interessate;
– info-prodotti: è possibile guadagnare creando un info-prodotto (ebook, video corsi, podcast, ecc) da rivendere online tramite il proprio sito o blog; oppure è possibile acquistare info-prodotti, con diritti di rivendita, creati da altre persone da rivendere online;
– Youtube: da pochi anni è nata la professione dello “youtuber” che guadagna creando e postando video sul noto sito di condivisione video; se il video raggiunge un certo numero di visualizzazioni allora il sito ricompenserà l’autore con una parte dei profitti derivanti dalla pubblicità visualizzata prima o durante il video.
Ma non è tutto.
Amazon e le sue opportunità.
Negli ultimi anni, grazie ad Amazon, sono nati dei nuovi business, che possiamo inserire in questa categoria:
– Amazon FBA: che ti consente di creare un negozio online senza preoccuparti della logistica;
– Self-publishing: tramite Amazon ha avuto un enorme sviluppo; consiste nel auto-pubblicare libri, ebook e audio-libri senza passare da un editore convenzionale.
L’investimento iniziale, rispetto ad una attività offline, è molto più basso.
È doveroso sottolineare che “online” non è sinonimo di “passivo”.
Quindi per ottenere delle rendite automatiche (o semi-automatiche) da queste modalità di guadagno occorre tempo e la giusta strategia.
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6) Network Marketing
Chiamato anche Multilevel Marketing consiste in una particolare strategia di marketing tramite cui molte aziende distribuiscono i loro prodotti.
Queste aziende offrono una interessante opportunità di business: diventare distributori dei loro prodotti.
Inoltre, ciascun distributore può far aderire alla stessa opportunità altre persone che diverranno nuovi distributori di cui lui è lo “sponsor”.
Crea quindi una vera e propria “rete di vendita” costituita dai distributori da lui iscritti e dai suoi e loro clienti.
Ogni distributore-sponsor guadagna:
– una commissione su quanto da lui venduto direttamente;
– una percentuale sul fatturato della propria rete di vendita.
Grazie al Network Marketing è possibile creare delle grandi reti di vendita che, se gestite nel modo corretto, possono generare delle vere e proprie rendite semi automatiche.
Il capitale da investire inizialmente è molto basso: bastano i soldi per acquistare la licenza annuale (necessaria per essere registrati come distributori dell’azienda) e, eventualmente, per acquistare dei prodotti da provare e far provare a potenziali clienti.
Attenzione!
Va sottolineato che ogni azienda seria, e che opera in modo legale, non obbliga mai i suoi distributori ad acquistare i propri prodotti (autoconsumo) e che tale opzione rimane una scelta del distributore a seconda della sua strategia per fare questa attività.
Per poter vivere di rendita tramite il Network Marketing devi lavorare duramente sulla creazione della tua rete, che dovrà essere seguita e formata adeguatamente.
Uno degli aspetti che amo del Network Marketing è che si tratta di un’attività che, in qualche modo, ti introduce al mondo imprenditoriale, portando quasi a zero il “rischio di impresa” che avresti avviando un’azienda nel modo classico.
Proprio per questo è una delle modalità che utilizzo personalmente.
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7) Creazione di una Community
Ho deliberatamente lasciato per ultima questa modalità per creare rendite passive.
È, infatti, quella che prediligo e che ho messo in pratica già da diversi anni tramite il Cashflow Club Torino e questo sito.
Che cos’è una community?
Si tratta di un gruppo di persone, una comunità per l’appunto, che si unisce, e riunisce, per condividere gli stessi hobby, obiettivi, passioni ecc.
Puoi creare una community su qualsiasi argomento: investimenti, imprenditoria, salute e benessere, modellismo, ecc…
Attenzione però!
Formare una community non consiste solo nel creare e gestire un gruppo Facebook.
Il gruppo è solo uno dei tanti strumenti e non deve essere assolutamente l’unico!
In quel caso saresti infatti totalmente dipendente dal famoso social network e, in caso di problemi, potresti perdere in un colpo l’intero lavoro fatto.
Occorre quindi utilizzare molteplici strumenti per gestire e comunicare con i members della propria community (oltre quelli forniti da Facebook puoi utilizzare blog, mailing list, altri social network, organizzare eventi dal vivo e online, ecc).
Ma come guadagnare grazie ad una community?
Molti spunti ci sono già in questo articolo; ad esempio tramite affiliazioni e creazioni di info-prodotti dedicati al tema della community ma, la cosa importante, è dare contenuti di valore ai members e fans.
Creare contenuti per la community che siano interessanti e percepiti come utili e di valore e, soprattutto, che siano gratuiti.
Solo dopo aver raggiunto un buon seguito e aver creato uno “zoccolo duro” di members affezionati si potranno inserire anche contenuti, prodotti e servizi a pagamento.
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Come scegliere la modalità adatta a voi
Ora che ho elencato le 7 tipologie di rendite passive più utilizzate, come poter scegliere quella che più vi si addice?
Sicuramente, leggendo le brevi descrizioni, vi sarete già fatti un’idea di quale/i preferite ti piacerebbe utilizzare.
Per ulteriori informazioni, o aiuto, contattatemi liberamente tramite la pagina Facebook.
Concludo ricordandovi che vivere di rendita è possibile solamente se ci si impegna a fondo e, come disse Zig Ziglar (famoso speaker motivazionale statunitense):
“Il successo arriva quando l’opportunità incontra la preparazione”.
Grandioso
Molto interessante ,
ho gia’ rendite passive
Vorrei aumentarle